E’ solo un arrivederci. Anthony Davis abbandona mestamente il palcoscenico dei Playoffs 2015, raggiunti comunque grazie ad una rincorsa epica sui Thunder nettamente favoriti e ad una vittoria, all’ultimo respiro, contro gli Spurs di fine stagione reduci da 11 vittorie in fila. Non tira aria brutta a New Orleans però, dove c’è la consapevolezza di aver intrapreso il percorso giusto e di aver assemblato un gruppo che va si ritoccato, ma può contare su ottimi gregari e su una star assoluta non più in costruzione, ma ormai giunta alla maturità totale: Anthony Davis!
Il lungo ex Kentucky ha dato dimostrazione di completezza di gioco su ambo i lati del campo, non mostrando esitazioni quando c’era da assumersi responsabilità e guidando i compagni in campo e nei rari momenti in cui è stato fuori. Un numero, più di ogni altro, testimonia però l’impatto del n.23 e la sua collocazione unica nella storia NBA, dove Davis è già entrato facendo registrare un PER nella regular season inferiore solo a quello di giocatori come Jordan, Lebron e Chamberlain: una media di 31.5 punti e 11 rimbalzi nelle prime 4 partite di Playoffs in carriera, che lo inserisce in un esclusivissimo club in cui finora c’erano i soli
– Bob McAdoo
– Kareem Abdul-Jabbar
– Wilt Chamberlain
Non proprio gli ultimi arrivati…
L’ augurio è che numeri del genere abbiano contribuito, ancora di più, a rendere il Monociglio consapevole delle proprie potenzialità e a convincere la dirigenza di New Orleans a fare di tutto per trattenere il giocatore mettendogli accanto giocatori di talento che possano andare oltre il primo turno di post-season, che sta già ora stretto ad una macchina da record come Davis.
Per Nbapassion
Luca Mazzella