Ai playoff NBA le seconde occasioni si presentano puntualmente, nel corso degli anni. Incroci in cui emerge la voglia di rivincita di chi, in precedenza, ha dovuto fare i conti con una bruciante sconfitta. Incroci in cui c’è la possibilità di ribadire ancora una volta la propria supremazia all’interno della lega. Rivalse e conferme che potrebbero prendere vita nello scontro tra Golden State Warriors e Houston Rockets, quella che è considerata da molti come la finale anticipata.
Le due franchigie si sono affrontate lo scorso anno alle Western Conference Finals, senza esclusione di colpi: ad avere la meglio, in una serie tribolata e in salsa thriller, furono gli attuali campioni NBA in carica col punteggio di 4-3. I texani, avendo tutt’altro che il favore dei pronostici, riuscirono a portarsi in vantaggio sul 3-2, ma l‘infortunio di Chris Paul alla fine pagò dazio. Ed ecco che si presenta la seconda occasione per gli uomini di Mike D’Antoni, consapevoli di essere tra i pochissimi a mettere in difficoltà la franchigia della Baia. La storia, stavolta, può imboccare una via diversa… o si ripeterà?
LO SCORE AI PLAYOFF
Golden State Warriors
- First round: 4-2, vs Los Angeles Clippers
- Offensive rating: 120.5
- Defensive rating: 111.5
- Team leaders: Kevin Durant (35 PTS), Draymond Green (7.8 REB), Draymond Green (7.8 AST)
Houston Rockets
- First round: 4-1, vs Utah Jazz
- Offensive rating: 108.3
- Defensive rating: 99.2
- Team leaders: James Harden (27.8 PTS), Clint Capela (10.6 REB), James Harden (8 AST)
WARRIORS-ROCKETS: IL DUELLO
L’asse Harden-Capela ha praticamente fatto terra bruciata nella retroguardia degli Utah Jazz e si appresta ad essere un vero e proprio rebus per coach Steve Kerr. Il Barba si sta dimostrando praticamente immarcabile in questa situazione di gioco, cosa che dovrà portare i Warriors a prendere i giusti accorgimenti. Sarà quasi certamente Klay Thompson (in dubbio per gara 1 a causa di un problema alla caviglia) a prendersi cura del numero 13, che grazie al suo primo passo e al suo ubriacante palleggio può penetrare in area abbastanza facilmente: per Golden State può essere un problema soprattutto quando si deciderà di contenere il pick and roll dei razzi, al netto della scarsa mobilità di Andrew Bogut. Possibile dunque che possa aumentare l’impiego di Kevon Looney. L’assetto small ball servirà a cambiare, con gli aiuti sullo straripante Capela che dovranno essere puntuali. Il centro svizzero è un vero e proprio fattore della serie, visto che, costringendo gli avversari ad intervenire, può anche aprire gli spazi per gli scarichi verso la batteria di tiratori composta da Eric Gordon e compagnia. In situazione di spot up shooting, Houston porta in dote circa 20.6 punti di media (39.5% dal campo) La difesa dei Warriors, nel duello contro i Clippers, è sembrata poco reattiva ed attenta: urge un cambio di marcia di fronte ad una arrembante Houston.
D’altro canto, il team di Oakland cercherà di alzare il più possibile i ritmi in modo da disorientare continuamente la retroguardia avversaria in transizione, terreno di caccia abbastanza fertile (sono 18 i fastbreak point messi a segno in media). I Rockets potrebbero fare fatica ad accoppiarsi nel modo giusto, da cui possono scaturire mismatch potenzialmente letali: le guardie in particolare soffrirebbero ad affrontare in campo aperto Kevin Durant. Oppure i difensori sarebbero costretti a rivolgere le proprie attenzioni su Stephen Curry, la cui pericolosità perimetrale è così condizionante da poter generare varchi e permettere ai compagni di incunearsi in area. Proprio il nativo di Akron può essere l’altro ago della bilancia, dato che, nei pick and roll, può avere l’opportunità di costringere Capela ad uscire dal pitturato e ad affrontare difficili uno contro uno. Contenere tale situazione è quasi obbligatoria, al netto dei backdoor firmati dai vari Klay Thompson e Andre Iguodala, veloci ed efficienti.
Fermare lo strapotere offensivo di Durant è un’ardua impresa. A PJ Tucker, presumibilmente, verrà assegnato il compito di marcarlo per gran parte del minutaggio: finora l’ala ha svolto il suo lavoro sporco lottando su ogni pallone e mettendoci tanta aggressività. Eventuali cambi verranno eseguiti a seconda dello scenario. Raddoppiare KD resta un rischio (anche in eventuali giochi a due), visto che sull’arco ci sono tiratori pronti a colpire. Riguardo la marcatura di Harden invece, come già accennato, Thompson dovrà pressarlo e magari spingerlo ad utilizzare la mano debole (stratagemma che non è riuscito a Ricky Rubio). In alcuni frangenti non è escluso che in isolamento Durant o Iguodala si facciano carico di sfidare l’ex OKC. CP3 battaglierà con Curry, Gordon è pronto ad inseguire in uscita dai blocchi Thompson.
WARRIORS: ROSTER E ROTAZIONI
- Stephen Curry, #30
- Klay Thompson, #11
- Kevin Durant, #35
- Draymond Green, #23
- DeMarcus Cousins, #0
- Andre Iguodala, #9
- Andrew Bogut, #12
- Shaun Livingston. #34
- Jordan Bell, #2
- Jacob Evans, #10
- Kevon Looney, #5
- Jonas Jerebko, #15
- Damion Lee, #1
- Alfonzo McKinnie, #28
- Marcus Derrickson, #32
- Quinn Cook, #4
ROCKETS: ROSTER E ROTAZIONI
- James Harden #13
- Iman Shumpert #1
- Eric Gordon #10
- Nene #42
- P.J. Tucker #17
- Chris Paul #3
- Gerald Green #14
- Isaiah Hartenstein #55
- Clint Capela #15
- Gary Clark #6
- Vince Edwards #12
- Danuel House #4
- Austin Rivers #25
- Kenneth Faried #35
- Chris Chiozza #2
WARRIORS-ROCKETS STREAMING
Warriors-Rockets streaming, cercate questo? La serie è visibile in due modi diversi. Ecco quali:
- streaming su Sky Go
- streaming su NBA League Pass
Nel primo caso sarà possibile vedere anche altre sfide dei playoff su Sky, attraverso l’applicazione per smartphone, tablet e pc. I requisiti? Avere un abbonamento con Sky da almeno un anno ed avere attivo il pacchetto sport.
Così potrete vedere in diretta i match, ma anche registrarli e riguardarli su Sky e sui vostri dispositivi. Per il secondo metodo invece basta abbonarsi sul sito web di NBA League Pass, selezionare il pacchetto desiderato e potrete vedere tutte le gare anche in contemporanea in diretta, in streaming su PC, tablet, cellulare.
Houston, dopo un inizio di stagione altalenante, ha trovato la quadra e creato il contesto adatto per risaltare le qualità di un Harden che sta giocando una pallacanestro a livelli eccelsi. L’upset è possibile solo se i texani offriranno spirito di sacrificio e freddezza nei momenti topici. I Warriors però vantano il miglior collettivo della NBA, variegato e ricco d’esperienza: non sarebbe un problema variare il canovaccio di fronte alle difficoltà. Le premesse per arrivare ad una gara 7 ci sono tutte…