I Los Angeles Lakers sono i campioni NBA 2019\20, ponendo definitivamente la parola fine alla stagione più pazza della storia.
Lo fanno grazie ad una gara 6 vinta sia nella metà campo difensiva, dove sono stati perfetti fin dall’inizio, che in quella offensiva, dove hanno mostrato più aggressività e lucidità dei Miami Heat, apparsi con poca benzina ancora da spendere. Alla fine è 106-93 in favore dei gialloviola. E’ il diciassettesimo titolo (eguagliato il record dei Boston Celtics), il primo dal 2010, quando, sempre ad Orlando, Kobe Bryant vinse il suo quinto e ultimo anello.
L’andazzo del match è chiaro fin da subito: i Lakers ne hanno di più, costruiscono ottimi tiri in attacco, sono semplicemente impenetrabili in difesa e grazie al 36-16 di parziale nel secondo quarto vanno a riposo sul +28. Nel secondo tempo non cambia la musica, la squadra di Frank Vogel non abbassa le marce e continua a mettere in evidenza le difficoltà di Miami. Passerella finale nel quarto quarto, LeBron James riceve il suo quarto MVP delle finali e si inizia a fare i definitivi bilanci di questa stagione e le previsioni per la prossima.
Los Angeles Lakers, le pagelle di gara 6
Alex Caruso, voto 6.5: viene inserito nel quintetto iniziale a discapito di Dwight Howard e non fa rimpiangere della scelta il suo coach. Difende alla grande sul duo Tyler Herro-Duncan Robinson, come sempre rovista nella spazzatura della partita e fa quelle piccole cose che alla fine ti fanno vincere i titoli. Fattore.
Kentavious Caldwell Pope, voto 7: escludendo una passiva gara 3, grandissime finali per KCP, il quale mette sempre tutta la sua esperienza e la sua dinamicità sia in difesa che in attacco, dove non è più solo un gran tiratore, ma si è dimostrato abile anche a chiudere al ferro. Continuo.
Danny Green, voto 6: la sufficienza sta volta se la porta a casa, importanti le sue 3 triple per la prima spallata di Los Angeles. Terzo titolo con tre maglie diverse, non è un caso. Vincente.
Anthony Davis, voto 7. Gioca sul dolore, la sua sola presenza in campo è fondamentale. Fin troppo aggressivo (4 falli), ma con il suo solito apporto difensivo fa la differenza. Meno incisivo del solito in attacco, ma senza di lui e del suo impatto con questa maglia, i Lakers avrebbero guardato le finals in TV, per questo il voto va oltre gara -6. Devastante.
La panchina, voto 7. Non un grande impatto per Markieff Morris e Kyle Kuzma (2\8 combinati), ma è proprio dalla panchina che esce l’uomo chiave di questa partita, ovviamente Rajon Rondo: “lo sceriffo” incanta, torna quello di gara 2, con 19 punti e tanta leadership, fondamentale.
Il migliore, LeBron James, voto 10 (più non si può)
Quasi 36 anni, ed è ancora il re di questa lega. Continua a dominare, a spazzare via gli avversari che provano a fermarlo. Semplicemente un mostro, una macchina da pallacanestro mai esistita. Gioca l’ennesima leggendaria finale della sua carriera, scrive un’altra pagina indelebile della storia.
Quarto titolo e quarto MVP delle finali, finché è su quei campi va goduto, perché tra 40\50 anni dovremo essere pronti a testimoniare la sua grandezza. Storia in movimento.
Qui le pagelle dei Miami Heat di gara 6.
3 commenti
Grazie Stefano! Piacere nostro! Si Rajon decisivo per i Lakers, è stato per larghi tratti la terza star della squadra
Ho scoperto da poco questo sito e vi faccio i miei complimenti. Sono un appassionato matricola dell Nba. Ero fermo nel guardarlo praticamente da Jordan. Proprio grazie al documentario last dance e al gioco sull play della 2k sono tornato appassionato e ho seguito la maggior parte degli incontri post lockdown. Vi seguirò molto volentieri,
Ps Io a Rondo avrei dato giusto quel mezzo punticino in più ha letteralmente dato una mazzata all’incontro. Anche Davis se volevamo calcolare l’andamento dei playoff in generale gli avrei dato un 9 . in alcuni momenti è stato decisivo più di lebron
Molto interessanti le tue pagelle, le ho apprezzate tutte. Però volevo sottolineare il fatto che l’ultimo titolo prima di questo i Lakers lo hanno vinto nel 2010 nella serie contro Boston. Quello di Orlando è il 15esimo.