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Olimpia Milano-Bayern Monaco: italiani al comando

di Kevin Martorano
Olimpia Milano

Ci avviamo verso l’inizio dei playoffs di Eurolega, post-season in cui l’Olimpia Milano se la vedrà con il Bayern Monaco, la squadra più abbordabile possibile per il team milanese. L’Armani Exchange ha conquistato l’accesso alla post-season europea con la vittoria di Belgrado ai danni della Stella Rossa, mentre i tedeschi hanno agguantato il pass per i playoffs di Eurolega grazie alla vittoria ai danni dello Zalgiris Kaunas, anche se il piazzamento finale per ambedue le squadre è arrivato con certezza soltanto all’ultima giornata di regular season, in cui l’Olimpia Milano ha sconfitto l’Anadolu Efes Istanbul ed il Bayern Monaco ha superato il Barcellona.

Se per l’Olimpia Milano si tratta della seconda qualificazione alla post-season dell’Eurolega moderna, per i bavaresi si tratta della prima volta in assoluto, oltre ad essere anche la prima volta per una squadra tedesca.

Olimpia Milano-Bayern Monaco: difesa ed energia sono le chiavi della serie

La serie tra Armani Exchange Milano e Bayern Monaco è una serie che lascia molto spazio agli italiani, visto che entrambe le squadre hanno un coach italiano (Ettore Messina da una parte, Andrea Trinchieri dall’altra) e godono anche di alcuni giocatori italiani nei propri roster.

Ovviamente l’italiano che spicca sugli altri è Gigi Datome, il quale è approdato all’Armani Exchange dopo un lungo corteggiamento, di addirittura due o tre anni, andato a buon fine nell’ultima estate. Oltre al giocatore ex Fenerbahce però, troviamo anche Jeff Brooks e Riccardo Moraschini in casa meneghina (oltre ad Andrea Cinciarini, Paul Biligha e Davide Moretti, i quali però difficilmente vengono impiegati in Eurolega).

Dall’altra parte invece, l’italiano di maggior rilievo è coach Andrea Trinchieri, vero artefice del capolavoro targato Bayern Monaco, ma nel roster troviamo anche Diego Flaccadori ed il giovane Sasha Grant, anche se entrambi vengono impiegati poco dal coach ex Cantù.

La chiave principale della serie sarà la difesa di ambedue le squadre, visto che sono squadre costruite sulla propria fase difensiva (sono infatti la quarta e la quinta miglior difesa dell’Eurolega, con entrambe una media di 76.4 punti subiti di media a partita). Entrambe le squadre in questa stagione hanno infatti basato i loro successi su una solida fase difensiva e, quando questa è venuta a mancare, spesso e volentieri sono venuti a mancare anche i successi.

L’Olimpia Milano tende a giocare una difesa molto aggressiva e fisica, quindi una difesa a uomo, usando di rado una difesa a zona; come struttura, l’Armani Exchange è una squadra “piccola”, con Kyle Hines e Zach LeDay che sono lunghi molto mobili ed in grado di cambiare su ogni situazione, quindi la forza del sistema difensivo della squadra milanese si basa proprio sul poter cambiare in ogni situazione e cercare di concedere il meno possibile dei vantaggi all’attacco avversario.
Nella difesa meneghina, anche gli aiuti e la rotazione difensiva svolgono un ruolo fondamentale: infatti è un sistema basato sulla forza del collettivo, se un giocatore viene battuto in uno contro uno, spesso e volentieri non tardano ad arrivare gli aiuti dal lato debole, con gli altri giocatori che devono cercare di effettuare una buona rotazione difensiva.
Infine, coach Ettore Messina non disdegna schierare una difesa allungata a tutto campo, specialmente in uscita dal time out, con grande pressione sul portatore di palla ed un giocatore pronto ad intercettare un passaggio di apertura per depositare due punti facili in contropiede.

Quella del Bayern Monaco è anch’essa una difesa collettiva, che però tende a soffrire una circolazione di palla veloce ed efficiente visto che si tratta di una difesa più di “posizione” che di aggressività, cercando sempre di oscurare le linee di passaggio. La squadra di Trinchieri cerca sempre di interrompere la fluidità del sistema offensivo della squadra avversaria, non disdegnando anche il cambiare spesso tipo di difesa, anche nell’arco della stessa partita.
Infatti, la squadra tedesca è una squadra che tende a togliere il tiro da tre punti agli avversari proprio grazie alla grande attenzione che pone sulle linee di passaggio avversarie, invitando l’attacco ad andare ad attaccare dentro l’area (quart’ultima squadra per numero di triple tentate dai propri avversari).

Il Bayern Monaco inoltre gioca spesso a zona in difesa, cercando di mettere qualche sassolino nei meccanismi offensivi avversari, togliendo qualche secondo prezioso e facendo pensare di più del solito i propri avversari.

Infine, altra chiave della partita sarà l’energia messa in campo dalle due squadre: il Bayern Monaco è atteso dalle final four di coppa di Germania nel weekend, quindi con la concreta possibilità di giocare due gare nel giro di 48 ore, arrivando così probabilmente non al 100% a gara 1 del Forum.

Dall’altra parte invece, l’Olimpia Milano è attesa dal derby d’Italia contro la Virtus Bologna, in un periodo tra l’altro in cui ha dato l’impressione di essere un po’ stanca. Per giocare una difesa degna della stagione meneghina, la squadra di coach Ettore Messina ha bisogno di essere piena di energia, per mettere in difficoltà un attacco non di grandissimo talento come quello bavarese.

Dove l’Armani Exchange Milano può mettere in difficoltà il Bayern?

L’Olimpia Milano è la seconda migliore squadra al tiro da tre punti nell’intera stagione regolare di Eurolega dietro solo allo Zalgiris Kaunas, dunque il tiro da dietro l’arco meneghino sarà sicuramente importante nell’economia della serie. Infatti l’Armani Exchange gode di una batteria di tiratori notevole, con Gigi Datome e Zach LeDay addirittura nella top ten dei tiratori stagionali (Datome secondo con il 53%, LeDay sesto con il 49.1%); oltre a loro troviamo però Kevin Punter, Shavon Shields, Sergio Rodriguez, Malcolm Delaney, Michael Roll e Vladimir Micov, tutti fenomenali tiratori da dietro l’arco, che potranno mettere in seria difficoltà la difesa bavarese.

Inoltre, altro aspetto del gioco in cui l’Olimpia dovrà colpire il Bayern, è sicuramente il contropiede: la squadra italiana gode di lunghi veloci e molto abili nel correre il campo, oltre a saper colpire con le triple in transizione. Di conseguenza, andare in contropiede vorrebbe dire recuperare palla in difesa (o palla rubata o rimbalzo difensivo) ed evitare di attaccare la difesa schierata tedesca, dunque sarebbe un vero e proprio affare per la squadra milanese.

Dove il Bayern può mettere in difficoltà l’Olimpia?

Il Bayern Monaco ha sicuramente le carte in regola per inceppare il meccanismo offensivo e difensivo dell’Olimpia Milano. Infatti l’Olimpia Milano tende a soffrire le squadre che portano il gioco sotto canestro per giocare in post basso e, in questo, la squadra bavarese è sicuramente maestra.

La squadra di coach Andrea Trinchieri infatti è probabilmente tra le prime squadre per possessi giocati in post basso, fondamentale nel quale Jalen Reynolds è sicuramente pericoloso grazie al suo atletismo ed ai miglioramenti conseguiti in questo fondamentale proprio durante la sua esperienza bavarese. Inoltre, anche Vladimir Lucic è molto abile nel gioco spalle a canestro nonostante sia un esterno, senza dimenticarsi di James Gist e degli altri lunghi nel roster tedesco.

Un altro aspetto in cui il Bayern potrebbe mettere in difficoltà l’Olimpia è il controllo dei rimbalzi: infatti la squadra tedesca è al settimo posto in questa speciale classifica, mentre l’Armani Exchange è soltanto quattordicesima.

Si parte dal 20 aprile per gara 1 al Mediolanum Forum, mentre il 22 aprile sarà già tempo di gara 2. Ricordiamo che l’Olimpia Milano essendosi classificata in quarta posizione godrà del vantaggio del fattore campo, quindi in caso di un’eventuale gara 5, si giocherà in terra milanese.

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