Nell’undicesimo turno di Eurolega, il calendario mette sul cammino della truppa di Obradovic la Stella Rossa di Belgrado. Il Fenerbahce ci arriva di slancio. Tre vittorie nelle ultime tre, per rispondere alle critiche, ai mugugni e alle tre sconfitte filate precedenti. L’armonia ed il gioco sono stati ritrovati, nonostante l’assenza prolungata di Bogdan Bogdanovic. La Stella Rossa, di contro, ci arriva nel modo diametralmente opposto. Non si respira aria di ginepro nella capitale serba. Due sconfitte nelle ultime due uscite ma soprattutto, solo due vittorie nelle ultime sette partite per la compagine di coach Dejen Radonjic.
Casa FENERBAHCE (record 7-3)
Il Fenerbahce, come detto sopra, è in nettissima ripresa. Obradovic ha dovuto correggere due/tre aspetti, ma adesso i suoi sono tornati nella carreggiata principale e viaggiano spediti. La vittoria di giovedì scorso, contro il Real, non ha fatto altro che aumentare il morale. Nelle note positive ci va, senza passare dal via, mr. James Nunnally. Nelle passate settimane lo avevamo spesso apostrofato come “inutile“. Contro gli spagnoli sono però uscite tutto il suo talento, e la sua voglia di pallacanestro di alto livello. 18 punti, e i liberi del +1 a 1.7 secondi dal termine. Il resto della squadra, è stata ordinaria straordinarietà. Le marionette comandate da coach Obradovic, sembrano tornate a recitare bene. Tutti gli uomini utilizzati sono andati in doppia cifra tranne Gigione Datome, che sta ancora faticando soprattutto nel suo gioco. I suoi caratteristici piazzati midrange non entrano più, il gioco spalle a canestro non è più così efficace. Però sicuramente presto tornerà, magari proprio contro la Stella Rossa, contro cui l’anno scorso produsse questo.
Casa STELLA ROSSA (record 4-6)
La squadra di Radonjic arriva da due sconfitte, e nel corso del torneo ha fatto vedere di avere precisi limiti. Però, nelle quattro vittorie, qualcosa di positivo si è intravisto. Soprattutto all’interno di quelle in trasferta, perché in casa l’uomo in più è sicuramente il pubblico. Jovic e Wolters danno una regia sicura, possono offrire assist e punti. C’è Charles Jenkins, numero uno per palle rubate del torneo. Simonovic è il veterano di qualità, che produce ancora 12.5 punti a partita, mentre sotto le plance Bjelica e Kuzmic (quarto rimbalzista della lega) proveranno a limitare Udoh e soci. Insieme a loro, ci sarà Marko Guduric, sesto uomo sempre pronto con punti e assistenze. Mitrovic, Lazic e Dangubic potranno essere preziosi.
LA PARTITA
La partita del Fener nasconde più insidie di quanto posso sembrare. La Stella Rossa ha la difesa come punto forte, perché l’attacco ha scavallato gli 80 segnati solo due volte. Fattore importante potranno essere le palle perse. Il Fener ha una brutta tendenza a perderle, mentre i serbi sono primi per rubate (oltre 7 a partita). In più, i turchi potranno incappare in una grossa serata di Jenkins o Simonovic, che potranno giocare a mente sgombra (da sfavoriti) e infilare qualsiasi cosa, soprattutto da tre. Peculiarità questa che i serbi non gradiscono granché, perché arrivano a malapena al 36% di squadra. Facendo un passo all’interno dall’area invece la musica cambia, infatti lì si sfiora il 50%. Tutto questo discorso per arrivare alla conclusione che se il Fener gioca da Fener, con la dovuta attenzione alle qualità migliori dei propri avversari, dovrebbe vincere senza grossissimi patemi.