“Prima di tutto dammi del tu, che vabbè l’Eurolega e che ho 43 anni, ma se mi dai del lei mi fai sentire un vecchio”.
Poteva solo iniziare così la nostra intervista ad Andrea Meneghin storica bandiera azzurra, oltre che di Varese e Fortitudo Bologna, attualmente opinionista e commentatore Eurolega per Fox Sports, canale ufficiale per il basket europeo in Italia.
E’ davvero un piacere sentirlo parlare cosi appassionatamente di questa manifestazione, lasciando trasparire non solo la passione ma anche l’impegno nel documentarsi costantemente sulle formazioni.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per farci raccontare le sue impressioni su questa stagione di Eurolega, sui nostri italiani e anche qualche cosina su quell’ europeo del ’99, che ancora ci fa battere il cuore.
Ciao Andrea, innanzitutto grazie mille per la disponibilità, volevo chiederti per cominciare, proprio per essere banali, come valuti questa prima metà di stagione.
“ Grazie a te, sei gentilissimo. Ma, questa prima parte di stagione a parte il Fenerbache, che è una “mezza delusione”, tra virgolette perché da squadra affamata che ha perso l’anno scorso il titolo, vederla non bene e soprattutto perdere cosi tante partite non è da loro e soprattutto da non è da Obradovic. Le altre invece: CSKA è una conferma, Real Madrid è una conferma, Olympiakos è una grandissima conferma secondo me con Sfairopoulos che sta facendo un lavoro incredibile, riuscendo a motivare dei giocatori mantenendo un bel gruppo, prendendo sempre gli americani giusti sotto canestro e poi c’è il duo Printezis-Spanoulis che è una roba da urlo.
Benissimo Stella Rossa e Bamberg, ma proprio bene bene, con gli allenatori Radonjic e Trinchieri che stanno facendo i miracoli con quello che hanno e forse i tedeschi sono una delle squadre più belle da veder giocare in questo momento: giocano a memoria, difendono bene, spettacolari e organizzati sia in attacco che in difesa pur non avendo magari talento come le altre. Vederle li davanti che stanno facendo cosi bene, con anche un po’ di sfortuna all’ inizio, perdendo qualche partita di troppo con qualche decisione arbitrale che le hanno penalizzate è molto bello.”
Altre squadre positive?
“Il resto bene se non benissimo il Baskonia, che ha cambiato tre quarti se non tutta la squadra quasi ed è li davanti; Alonso anche lui molto bene a lavorare con questi ragazzi. Tanti ex NBA , giocatori che altri guardavano con diffidenza invece loro hanno investito e giocano davvero in maniera divertente e spettacolare.”
Alla luce della classifica attuale come valuti il cambiamento di format?
“ Fondamentalmente questo nuovo formato nessuno sa ancora bene come affrontarlo e gestirlo. Prima erano tre fasi ben distinte: qualificazione, Top 16, che forse era quella in cui la condizione atletica andava un po’ a sparire e i playoff decisivi per l’ingresso alle Final four. Adesso invece con questo campionato lungo bisogna proprio gestirsi dal punto di vista fisico, tante squadre devono capire come gestirsi: la stessa Milano ha fatto un mese e mezzo, tra Novembre e Dicembre, allucinante le altre squadre tipo il Fene ha vinto un paio di partite all’ inizio poi un calo mostruoso dovuto al fatto che tanti giocatori hanno lavorato molto d’estate. Tutto questo però rende molto bella la lotta, anche perché ci sono squadre racchiuse in una/due vittorie e quindi i calcoli si faranno alla fine. Il fatto di giocare col calendario “sfalsato”, nel senso che giochi praticamente un altro campionato, non ti permette di fare i conti e giocare “soft” alcune partite perché se ne perdi un paio vai davvero a complicarti la vita.”
Fuori dalla zona playoff, visto che hai accennato a Milano, come vedi la sua situazione?
“Eh, direi “malino”. Malino e sono buono perché è stato un disastro dietro l’ altro ma soprattutto come atteggiamento. Puoi perdere le partite come è successo ad altre squadre come Daroussafaka o Bamberg, ma perderle come le hanno perse loro non è sicuramente stato bello da vedere anche perché la squadra sembrava non lottasse, fosse priva di quella voglia, di quel mordente, del poter giocare, del poter provarci ma purtroppo non ha mai dato quella sensazione. Adesso la classifica è drammatica, perché in Eurolega serve un mezzo miracolo nella fase di ritorno, che a momenti stava avvenendo con il Fenerbache. Sicuramente troppe assenze nell’ ultimo mese e mezzo, sia come infortuni che come condizione atletica sia come presenza in campo Milano le ha pagate tutte insieme il che fa si che abbia perso tutte queste partite.”
Ma tu da ex giocatore e allenatore che le ha viste e passate quasi tutte: secondo te quali sono le cause, condizione fisica a parte, che possono portare una squadra che sicuramente non si aspettava questa classifica a questo punto? Cosa può fare Repesa per svoltare?
“Purtroppo non ho la sfera di cristallo! Una bella domanda, anche perché ci vorrebbero due settimane di lavoro in palestra per rimettere a posto, recuperare un po’ di condizione, a sistemare quello che non va e a dare fiducia ma soprattutto riposo a tanti giocatori chiave. Quest’estate alcuni giocatori si sono fermati e hanno recuperato, hanno fatto un lavoro fisico intenso mentre altri hanno giocato tutta l’estate con l’Olimpiade e quindi un calo di condizione prima o poi lo devi avere. Il casino per Milano è appunto che tra infortuni, cali di condizione hanno perso identità. Finché hanno corso, hanno giocato a pallacanestro a duecento all’ora hanno giocato bene e le gambe tenevano non ci sono stati problemi, gli avversari poi hanno visto che se facevano correre l’Olimpia, se la facevano giocare in un determinato modo rischiavano di perdere hanno drasticamente abbassato il ritmo, drasticamente iniziato a marcare gli uomini chiave uniti anche a problemi interni alla società, vedi caso Gentile, hanno aumentato quei piccoli problemi che sono diventati grandi e si possono risolvere, purtroppo, solo in palestra lavorando dieci giorni di fila sulle cose da fare bene e memorizzarle. Il fatto di viaggiare e giocare ogni due/tre giorni non aiuta. Segnali di ripresa comunque ci sono perché la condizione sta tornando, ma evidentemente non basta. Secondo me ci sarebbe bisogno di qualche innesto, di un giocatore che dia una mano sotto canestro perché Raduljica non ha reso come doveva rendere. L’ unico è McLean che ha un rendimento costante, ma Milano ha proprio bisogno di un innesto che faccia la differenza, che sia costante e aumenti il peso specifico soprattutto in questo momento di infortuni.”
Parlando dei singoli quindi, non ci sono giocatori che, non dico ti abbiano impressionato, ma che diciamo “salvi”?
“McLean sicuro mentre gli altri sono un po’ alti e bassi. Ti dico Sanders che a tratti ha giocato davvero bene e tratti, dove aveva una responsabilità dai minutaggi, dove ha deluso, ha giocato male, ha forzato non è stato leader come gli si era stato chiesto di fare. Poi di altri sinceramente, pochi pochissimi da salvare. Quel poco che ha giocato benino Pascolo, Abass spaesato, Cinciarini poco utilizzato e anche lui quando è stato chiamato in causa spaesato. Dragic forse è quello più combattivo di tutti, lui e McLean sono i due che salvo. Hickman bene un po’ all’inizio poi male durante il resto della stagione. Un po’ tutti deludenti, salvo quei due, due e mezzo con Pascolo, gli altri ampiamente sotto le aspettative chi per infortunio chi per condizione fisica. Anche Kruno Simon ha giocato bene all’inizio poi dopo ha fatto un lungo periodo ad essere latitante e se non gioca lui Milano fa davvero fatica. Repesa lo metto dentro perché anche lui come tutti è responsabile”.
Ma vedendo in questa condizione Langford, anche a te viene da pensare: “Ma cavolo questo due anni fa era a Milano”?
“Eh bravo, siamo un po’ al discorso che è un giocatore molto particolare; è un realizzatore, uno che sa giocare a pallacanestro ma molto con la palla in mano, con gli altri giocatori che devono essere un po’ un contorno a lui, farsi trovare pronti quando arriva la palla, segnando qualche punto, ma lo vedo come un giocatore che va bene ad una squadra come l’Unics altrimenti sarebbe in qualche big europea come CSKA o Real Madrid o Fenerbache. A parte che bisogna avere anche i soldi per pagarlo (ride ndr) perché non penso prenda 50.000 dollari all’anno quindi nel budget infierisce e anche parecchio. Scherzi a parte ha davvero bisogno di una squadra intorno a lui per poter rendere come sta rendendo, quando era a Milano c’era Gentile molto più giovane, c’erano altri giocatori che andavano bene con quel tipo di squadra, ma davvero quando è in giornata è davvero immarcabile devi quadruplicarlo e anche li non riesci a fermarlo perché è un talento smisurato.”
Altri bravi?
“Altri bravi passiamo agli Italiani e ti dico Melli, che secondo me è il più forte degli italiani in Eurolega, per continuità, per presenza, per spirito per tutto! Mettilo dove vuoi, anche playmaker aggiunto, come realizzatore, tiratore da tre punti, rimbalzista sta facendo una stagione devastante davvero. Si vede che sta bene, che ha trovato la sua dimensione ed ha piena fiducia: un giocatore completamente rinato.”
Visto che stiamo parlando di “Italians”…
“Datome alti e bassi, peggio dell’anno scorso. Diciamo che sta vivendo lo stesso momento della sua squadra, a parte con Milano che abbiam ricominciato a vedere il Gigione nazionale che “spadella”, che la mette da fuori, va in 1vs1 oltre che meno distratto in difesa e più presente.
Hackett poverino si è rotto ed era, insieme a Melli, uno dei due inseriti meglio all’estero anche perché è il secondo anno che sono lì. Questo infortunio ha scombussolato un po’ tutta la forma ed il lavoro fatto fino ad adesso.
Gentile ha iniziato una nuova esperienza, a Milano non ha brillato assolutamente in questa stagione da separato in casa sino al divorzio e ci si augura che al Panathinaikos possa tornare, per lui e per tutto il movimento nazionale il giocatore devastante che abbiamo ammirato sino all’anno scorso. Solo che ovviamente ci vorrà un po’ di tempo per farlo inserire nei meccanismi del Pana, con lui che dovrà adattarsi alla nuova realtà.
Melli e Hackett bene, Gentile Datome meno ma per diversi motivi.”
Se ti dico Mago invece…
“Bargnani… al momento sempre rotto! Parlando seriamente ha giocato tre partite e quindi non è giudicabile avendo giocato poco. In quelle in cui lo abbiamo visto ha giocato bene, a parte a Milano che non è riuscito ad esprimersi. Che dire: talento offensivo cristallino, difesa qual cosina da rivedere in aiuto e 1vs1.”
Anche perché Coach Sito Alonso ha recentemente dichiarato: “Stiamo giocando senza di lui, ma non da tre settimane, da tutto l’anno. In alcune partite ha aiutato, dimostrando il suo valore ed il suo livello, ma la squadra che sta giocando questa stagione è una squadra senza Bargnani.”
“Si ma loro hanno questa batteria di lunghi tiratori esterni: da Budinger a Voigtmann al Mago, con in più Ilimane Diop che non è un tiratore da fuori, sono tutti lunghissimi, mobili, veloci e con un Q.I. cestistico alto. Certo che se Bargnani riuscisse ad avere un po’ più di costanza dagli infortuni è un’ arma in più, soprattutto in attacco diventando così ancora più forti e più profondi.”
Nelle ultime domande ti chiederei: qual è la tua squadra preferita? Cioè la sera Andrea Meneghin va a casa e guarda…
“Onestamente me ne piacciono un bel po’! Guarda CSKA mi piace da matti vederlo perché quando sono in giornata la palla la fanno passare anche attraverso la canottiera e non ti accorgi di niente. Mi piace parecchio l’Olympiakos, mi piace da matti, soprattutto quando giocano in casa che ti menano, ti mettono in un angolino e…ti riempiono di randellate!! Al momento giusto tirano un’ accelerata e la portano a casa,mi piace da impazzire il Bamberg di Trinchieri ma proprio bello bello da vedere.
Real Madrid divertente quando ci sono i partitoni, nelle grandi sfide tirano fuori giocate importanti.
Poi Baskonia; gli spagnoli mi piacciono, bella squadra, divertente davvero mi piace guardarle tutte!
Ti dirò la Stella Rossa è la squadra che ha meno talento tra tutti ma è quella che gioca con più cuore, con il coltello tra i denti.
Davvero non saprei cosa scegliere! Metti anche una partita con il Galatasaray, che al momento è un po’ confusionario o lo stesso Efes, che gioca un basket un po’ confusionario tutti avanti/tutti indietro con palla a uno che schiaccia o tira ti tiene lì attaccato pure quello, è tutta divertente l’Eurolega. Non ho ancora trovato una partita in cui ti annoi o non trovi qualche giocata incredibile.”
Anche perché quando vedi giocatori come Doncic, che penso la sua età sia irreale..
“Bravo, ogni squadra ha la sua rising star piuttosto che il veterano e quello è il bello; faccio fatica a scegliere una squadra sola. Dai faccio il partigiano e dico Trinchieri e Stella Rossa in questo momento da vedere perché sono, tra difesa e attacco, quelle che ti fanno divertire di più. Ma non posso dire che se ci fosse Barcellona- CSKA non mi metterei a guardarla,piuttosto che un derby turco ecc ecc cioè è impossibile scegliere, davvero impossibile.”
Quindi riesco a farti sbilanciare su chi vince?
“Nonostante il periodo negativo dico Fenerbache che nei playoff avrà una marcia in più. Già il fatto che quando sono andati a giocare a Mosca e hanno vinto quella partita ai supplementari dà l’impressione che, nonostante i tanti problemi di adesso, sarà quella con una marcia in più. Però davvero ce ne sono tante, anche il Barcellona se torna completo e riesce a far il finale di stagione con tutti presenti è una bella gatta da pelare e ovviamente il CSKA, con il Real, sono sempre lì. Incognita Baskonia, incognita Daroussafaka.”
Piccolo off-topic finale: siccome sono “figlio” della generazione che ha iniziato a giocare dopo il trionfo europeo del ’99, quindi assumiti le tue responsabilità per la mia scarsa carriera, non posso non chiederti qualcosa a riguardo.
“(Risata grossa: speriamo non sia per la mia scarsa carriera ndr) Guarda, a parte la vittoria dell’oro europeo e di tutto quello mi ricordo che quando sono tornato a casa, avevo qualche amico nelle minors che era stato squalificato a lungo per aver mandato a quel paese qualcuno o spintonato l’arbitro. Siccome se la nazionale vince qualcosa la federazione promulga un’amnistia generale delle squalifiche, sono venuti da me a dirmi: “Grazie Menego, grazie a te sono potuto tornare a giocare a pallacanestro!!”
Se vi siete ancora più incuriositi sull’ Eurolega, potete seguire Andrea Meneghin e tutta la banda su Fox Sports ogni settimana con il grande basket europeo.