Dopo che tutti gli accoppiamenti di Turkish Airlines Euroleague per i quarti di finale erano stati decretati, la serie tra CSKA Mosca e Fenerbahce sembrava la sfida più equilibrata. Eppure, alla vigilia della gara potrebbe non essere più così. Infatti, prima di partire con la preview vera e propria, è bene sottolineare che al momento la situazione è molto fluida ed instabile in virtù delle numerose positività presenti all’interno del gruppo Fener. L’Eurolega valuterà se prendere provvedimenti a riguardo oppure no.
Sta di fatto che le due squadre che si sono qualificate come seconda e come settima sono a mani basse le due squadre più sfortunate di questa edizione dell’Eurolega. Il CSKA è la squadra che ha subito più infortuni dall’inizio della stagione e, per di più, ha dovuto fare i conti per tutta la stagione con la questione Mike James: finita definitivamente con la rottura fra le due parti.
I turchi, dal canto loro, dopo aver inanellato 15 vittorie nelle ultime 19 gare della competizione, hanno perso una delle loro stelle polari, Jan Vesely, nella penultima gara di regular season a causa di un brutto infortunio alla caviglia. Molto probabilmente, infatti, il lungo ceco salterà tutta la serie. Ed ora, come se non bastasse, queste numerose positività all’interno del gruppo mettono seriamente a repentaglio tutta la stagione del Fener. Di certo, la fortuna non si veste né di gialloblu né di rossoblu.
Le chiavi della serie: sponda CSKA
Coach Itoudis ha dovuto ridisegnare la sua squadra in pochissimo tempo rispetto a quello che aveva pensato ad inizio anno. Prima ha visto l’infortunio che ha messo fuori dai giochi Nikola Milutinov (che fino ad allora era un candidato per il premio di MVP), poi ha preso posizione per l’addio di Mike James. Gli sbalzi d’umore dell’americano erano diventati insostenibili e quindi si è optato per la rottura definitiva in modo da riportare la serenità nello spogliatoio. Inutile dire che in termini qualitativi il CSKA perde non tanto, ma tantissimo.
Per di più, sono in dubbio anche Joel Bolomboy e Daniel Hackett. Il primo è indisponibile da settimane ormai per un problema alla caviglia, mentre il secondo ha subito una botta alla spalla e non è al meglio, anche se probabilmente giocherà stringendo i denti, vista anche l’emergenza in cui si trova la sua squadra.
Per rimpiazzare tutte queste defezioni, sono arrivati da poco in Russia, Iffe Lundberg e Michael Eric: entrambi hanno dato dei buoni segnali, ma ovviamente sono un rincalzo rispetto a quelli che occupavano il loro posto in precedenza. Itoudis punterà quindi su Toko Shengelia e Will Clyburn (anche se non è più sembrato quello che ha vinto il premio di MVP dell’ultima finale di Eurolega).
Il gioco del CSKA quindi ruoterà intorno a Shengelia e quindi si appoggerà molto dentro cercando spesso il suo migliore uomo in post. Poi si farà tanto affidamento sull’atletismo di Clyburn che deve ritrovare la forma fisica e l’agonismo che sono un po’ mancati negli ultimi due anni. Lo stesso Hackett, a volte in ombra quest’anno, dovrà tirare fuori le dosi di leadership che è abituato ad avere nei momenti importanti cercando di dare qualche fiammata in attacco e soprattutto facendo la differenza in difesa. In quest’ultima metacampo sarà importante anche l’apporto di Nikita Kurbanov, uomo spesso in ombra, ma la cui fisicità in fase difensiva ha spesso creato più di qualche problema anche ai migliori esterni avversari.
Sarà decisivo anche l’apporto di Johannes Voigtmann, lungo che riesce a tirare con grande efficacia dall’arco. Dovrà togliersi di dosso il ruolo di gregario a cui spesso è stato abituato, per cercare di essere più centrale all’interno della sua squadra: ha le qualità per farlo. Infine saranno importanti anche gli ultimi due arrivati. Eric è abituato a certi palcoscenici ed ha fatto vedere che riesce ancora a fare discretamente quello per cui è stato preso: essere fisicamente presente sotto canestro e fungere egregiamente da rollante. Mentre per Lundberg saranno i primi playoffs di Eurolega: la pressione si potrebbe fare sentire, ma coach Itoudis conta molto su di lui.
E la forza del CSKA è proprio in Itoudis, un coach che ormai vive per certi momenti e che sa amalgamare al meglio quello che ha a disposizione. Infatti, sembra che ancora una volta è riuscito a trovare la quadra in poche settimane dopo che il suo roster ha cambiato volto per l’ennesima volta.
Le chiavi della serie: sponda Fener
Innanzitutto Coach Kokoskov dovrà vedere chi avrà a disposizione per la sfida di mercoledì sera, visto il caos presente in casa Fener. Detto ciò, l’assenza di Jan Vesely peserà tantissimo per i turchi: la presenza del lungo ceco è fondamentale nel sistema gialloblu e senza di lui abbiamo visto nell’ultima gara di RS contro il Real quanto gira male il Fener.
Gli altri due riferimenti imprescindibili dei gialloblu sono Nando De Colo e Marko Guduric. Il grande ex della sfida è lo scorer della squadra ed ne è anche il motore insieme a Guduric. Sono i due che hanno la palla in fase di playmaking (ci ha provato ad inizio anno Lorenzo Brown ma con scarsi risultati) e che danno avvio alle azioni offensive della squadra. Entrambi godono di tiro dall’arco, tiro dal mid-range, penetrazioni a canestro e buona attitudine difensiva. Senza Vesely, però, perdono il rollante perfetto e quindi perdono un’importante arma offensiva. Il posto di Vesely può essere preso da Kyle O’Quinn (arrivato a metà stagione dalla NBA), ma l’americano non ha né la qualità né la capacità di letture del suo pari ruolo.
O’Quinn è un’ottima presenza sotto canestro e regala molte seconde possibilità grazie alla sua fisicità a rimbalzo. Inoltre è anche un buon difensore grazie alla sua rapidità di piedi con cui riesce a cambiare con successo su quasi tutti i tipi di avversari. Non a caso il quintetto con cui Kokoskov chiudeva le partite poco tempo fa vedeva insieme in campo sia Vesely che O’Quinn.
Decisivo poi sarà Dyshawn Pierre. L’ex Sassari è diventato uno dei pupilli di Kokoskov e può essere tranquillamente definito il tuttofare della squadra. In attacco sa correre in transizione, sa giocare con successo in post sfruttando qualche mismatch favorevole con le guardie avversarie in virtù della sua fisicità, sa tirare dall’arco e sa attaccare bene il ferro. In difesa, poi, grazie al suo incredibile atletismo riesce praticamente a contenere qualsiasi tipo di giocatore e, spesso e volentieri, viene messo anche in marcatura sul play avversario.
Il Fener, poi, dovrà cercare di ottenere punti anche da Lorenzo Brown, ora esentato dai compiti di playmaking, per non scaricare tutte le responsabilità offensive a De Colo e Guduric.
CSKA Mosca-Fenerbahce: qualche spunto tattico
Sulla carta si sfidavano due delle squadre più fisiche della competizione. Poi, gli infortuni e le problematiche varie hanno complicato un po’ i piani. Il Fener non avrà più sotto canestro Vesely e O’Quinn, ma solo l’americano. Per questa ragione, Itoudis probabilmente cercherà ancora più insistentemente Shengelia in post per ottenere punti dal pitturato. Il gioco interno servirà anche a liberare soluzioni dall’arco in caso di eventuali raddoppi sull’ex Baskonia: a quel punto sarebbero pronti a colpire i vari Hackett, Voitgmann, Lundberg e Clyburn.
“Toko” tornerà ad essere il primo violino della squadra come ai tempi del Baskonia con James fuori dalla squadra e Milutinov infortunato, dopo una prima parte di stagione difficile nella situazione di doversi integrare nel ruolo di comprimario. E per Kokoskov, senza Vesely, non sarà per nulla semplice difendere sulle situazioni in post di Shengelia: spesso potrebbe ricorrere ad un raddoppio esponendosi a qualche tiro di troppo dall’arco. I suoi giocatori, perciò, dovranno essere molto rapidi e reattivi sui cambi.
Lo stesso Kokoskov potrebbe esplorare la soluzione in post soprattutto con Dyshawn Pierre contro gli esterni avversari. Ma le sue soluzioni, prive di un pick&roll solido potrebbero guardare anche a qualche isolamento per De Colo, nel tentativo di creare qualche 1c1 per lui vincente.
Se il pick&roll del Fener senza Vesely perde di efficacia, quello del CSKA con Shengelia da rollante ha grande pericolosità. Ad inizio stagione, l’ex Baskonia si è spesso trovato a dover essere uno dei tiratori da fuori nei pick&roll tra James e Milutinov che lo vedevano lontano dal suo ruolo abituale. Ora, invece, tornerà ad essere il rollante della soluzione nella condizione di creare non pochi grattacapi alla difesa avversaria.
In generale sarà una sfida tra due coach che tatticamente sono due dei migliori allenatori dell’Eurolega: uno, come Itoudis, ormai blasonato ed ammirato da chiunque, e l’altro in rapida ascesa ma di cui abbiamo già ammirato l’acume tattico come Kokoskov. Soprattutto dalle loro mani passerà la serie tra CSKA e Fener.